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6 Febbraio 2021

Una testimonianza di vita, che attesta le proprietà curative dell’apitossina, il veleno dell’Ape Nera Sicula, utilizzato come trattamento terapeutico

Nell’ambito della ricerca universitaria finalizzata a progetti di cura, l’Ape Nera Sicula ha un ruolo fondamentale, da un punto di vista dell’applicazione in ambito sanitario dei suoi stessi derivati, che contribuiscono al benessere delle persone affette da alcune gravi malattie.

Andrea Licari, cui viene diagnosticata la sclerosi multipla nel 2007, diventa la testimonianza autentica che attesta le proprietà curative dell’apitossina, ossia del veleno dell’ape, specificatamente dell’Ape Nera Sicula, se utilizzato come trattamento terapeutico per la cura di una patologia così importante e invalidante. Dalla scoperta della malattia, Licari ha studiato il mondo dell’ape nera siciliana, se ne è appassionato diventando apicoltore e, soprattutto, si è curato con l’apitossina della specie Ape Nera Sicula, rilevando nel tempo un miglioramento delle sue condizioni di salute.

Alla luce di un’esperienza di vita autentica, l’Ape Nera Sicula si conferma un prezioso insetto alleato, da proteggere e tutelare, una specie che fornisce un importante contributo anche nel campo della salute e della ricerca, attraverso l’impiego del suo veleno, per curare pazienti affetti da sclerosi multipla. La somministrazione dell’apitossina si rileva un trattamento antinfiammatorio naturale, che allevia dolori e procura sollievo, un aiuto terapeutico efficace, per affrontare una difficile battaglia di vita.

 

 

https://www.ansa.it/sicilia/notizie/2021/02/03/affetto-da-sclerosi-multipla-diventa-il-signore-delle-api_56a1d8fe-114e-4930-9c64-ba99ddc9a687.html